Cometa C/2025 A6 (Lemmon) 

Cometa C/2025 A6 (Lemmon) 

Dati ripresa.

Data: 07 novembre 2025 ore 20.47

Località dello scatto: Montepulgo nel Comune di Cornedo Vicentino in provincia di Vicenza

Macchina fotografica: OM System OM-1 Mark II

Lente: M.Zuiko Digital ED 40-150mm F2.8 PRO

Scatto: Lunghezza focale: 142.0 mm; tempo di esposizione otturatore: 5.0 sec.; diaframma: F2.8; sensibilità ISO 4000; treppiede.

Chamois in Vallarsa (Trento)

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Vallarsa is an Italian municipality in the autonomous province of Trento in Trentino-Alto Adige. In this area, especially in winter, it’s common to encounter chamois in the woods or pastures.

The chamois is a herd-living ungulate belonging to the group of ruminant herbivores.

Main characteristics: smooth horns, close together at the base, curved backward into a hook at the upper end; it is beardless, and its coat color varies with the season: in summer it is hazel-gray, while in winter it is dark brown, sometimes almost black, except for the head, neck, and buttocks, where it is whitish.

In summer, the chamois usualy lives in the high mountains, while in winter, it often goes downstream.

It feeds on leaves, buds, berries, bark, pine needles, lichens, and small herbs.

Camosci in località Vallarsa (Trento)

(Leggi questo post in Inglese)

Vallarsa è un Comune italiano della provincia autonoma di Trento in Trentino-Alto Adige. In questa località, in particolare nel periodo invernale, è facile incontrare, nei boschi o nei pascoli, il camoscio.

Il camoscio è un ungulato che vive in branchi e appartiene al gruppo degli erbivori ruminanti.

Caratteristiche principali: corna lisce, ravvicinate alla base, nella parte superiore curvate all’indietro ad uncino; è privo di barba e il colore del suo mantello varia con la stagione: in estate è grigio-nocciola mentre d’inverno è bruno scuro, a volte quasi nero, esclusa la parte della testa, del collo e delle natiche dov’è biancastro.

D’estate il camoscio vive in alta montagna mentre d’inverno, per trovare nutrimento, scende più a valle.

Il camoscio nel suo manto invernale ben si mimetizza fra la vegetazione del bosco.

Si alimenta di foglie, gemme, bacche, cortecce, aghi di pino, licheni e piccole erbe.

N.d.A.

Foto di Maurizio Romio ©. Per la realizzazione delle fotografie ho utilizzato come corpo macchina una OM SYSTEM OM-1 MARK II e come lente il teleobiettivo OM System M.Zuiko ED 150600mm f/5.0-6.3 IS Sync.

I colori autunnali del Delta del Po.

Nel periodo autunnale nelle valli del Delta del Po si possono ammirare i caldi colori della Salicornia veneta, una pianta erbacea perenne, commestibile, ricca di sali minerali e di vitamina C, che ama i terreni umidi e salmastri delle lagune e delle zone costiere. Verde brillante in primavera acquista una tonalità rossa in tarda estate e in autunno, periodo coincidente con la fioritura

Fioritura di Salicornia nella Sacca degli Scardovari in Comune di Porto Tolle (Ro). A sinistra, nella foto, un Chiurlo maggiore. (foto Maurizio Romio)

Il Fenicottero rosa. E’ possibile ammirarlo nella Sacca degli Scardovari, Delta del Po (Italy)

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Fenicotteri rosa nella Sacca degli Scardovari, Porto Tolle, Delta del Po, Italy. Foto di Maurizio Romio

Il fenicottero rosa (Phoenicopterus ruber) è un trampoliere dell’ordine dei Ciconiformi, appartenente alla famiglia dei  Fenicotteridi.

Può essere lungo oltre m 1,50 e il suo bel piumaggio è in gran parte bianco, con leggere sfumature rosa sul dorso e sulla coda; le penne copritrici delle ali e le ascellari sono rosse; invece le remiganti sono nere.

Presenta zampe molto lunghe, nude, di colore rosa così come le dita.

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Spatola bianca con in bocca il pesce appena catturato – tecnica di pesca

SPATOLA BIANCA A PESCA

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Luca sta osservando con il cannocchiale l’avifauna presente in quel momento nello specchio d’acqua difronte a noi quando, con felice sorpresa, scorge in lontananza, accanto ad un capanno per cacciatori,  una spatola bianca, nome scientifico Platalea leucorodia, intenta a sondare con il becco il fondo acquitrinoso.

Il nome scientifico “Platalea leucorodia” deriva dal greco “platýs” cioè “largo e piatto“, riferito alla caratteristiche del suo becco; “Leucorodia” deriva dal termine greco “leukorhøidiós” cioè “airone bianco” e questo in quanto questi due uccelli, la spatola e l’airone bianco, ad eccezione del becco, presentano delle somiglianze come lo si può notare nella foto di seguito pubblicata che li ritrae assieme.

Io e Luca aspettiamo fiduciosi che l’esemplare di spatola si avvicini un po’ di più a noi per potergli scattare qualche foto.

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