Nel fare un po’ di pratica all’uso della nuova OM System OM-1 mark II abbinata al supertele OM System ED 150-600mm ho avuto modo di scattare alcune foto ad un gheppio. (Per una migliore visione delle immagini fare un singolo click sulle foto per ingrandirle).
In alcuni scatti ho ripreso il gheppio in volo e mi ha colpito il suo profilo alare.
Cosa si può cogliere osservando il suo profilo alare?
Rifacendomi alle nozioni di aereodinamica nel profilo alare del gheppio si può cogliere ad esempio quello che nel gergo aereonautico viene indicato “Il bordo di attacco” ed il “bordo di uscita”, i due estremi del suo profilo alare.
Possiamo immaginare poi la linea che unisce questi due punti chiamata la “corda alare” cioè la linea retta che unisce il bordo d’attacco con il bordo d’uscita e la linea che delimita superiormente il profilo dell’ala, il così detto “dorso” o la linea che delimita inferiormente il profilo, il “ventre”.
Sappiamo che durante il volo l’aria esercita sul profilo alare una pressione e vediamo come la conformazione del profilo alare del gheppio possa adattarsi e influenzare questa “forza” che preme sul suo profilo.
L’ala sostanzialmente ha due scopi: generare portanza, cioè la forza necessaria a sollevare e mantenere il corpo in aria; in secondo luogo controllare l’inclinazione del corpo verso destra o sinistra, il così detto rollio, e questo mediante parti specifiche che nel caso del nostro gheppio sono rappresentate dalle penne esterne delle sue ali o della sua coda, in aereonautica deputati a questa funzione sono gli “alettoni”.
Quando il profilo alare viene investito dall’aria si generano delle forze aerodinamiche che creano sul ventre una pressione e sul dorso una depressione.
La pressione genera il sostentamento.
Per la ripresa di queste immagini ho utilizzato la seguente attrezzatura fotografica:
Macchina fotografica: OM System OM-1 mark II
Lente: Teleobiettivo OM SYSTEM M.Zuiko Digital ED 150-600mm F5.0-6.3 IS
Luoghi dello scatto: Costabissara (VI) zona umida La Boschetta
Un cordiale saluto ai visitatori del blog.
Maurizio Romio