“Rosa” ed “Alfredo” sono i nomi di fantasia di due esemplari di oche che spesso si possono incontrare nel laghetto dell’Oasi Selgea, una riserva naturale collocata al confine tra i tre comuni di Zugliano, Lugo di Vicenza e Fara Vicentino, in provincia di Vicenza.
Un amico di nome Luca, appassionato di fotografia naturalistica, condividendo la mia stessa passione, mi ha invitato a far visita a questa riserva naturale e così, una domenica mattina, assieme, ci rechiamo presso quest’area naturale per scattare qualche foto ai suoi abitanti.
Subito ad accoglierci è venuto “Piero”, un simpatico esemplare di scoiattolo rosso comune, nome scientifico Sciurus vulgaris, che ci osserva curioso dalla sommità di un ramo di un albero.
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Ecco che, mantenendo lo sguardo verso la cima degli alberi, si nota una coppia di airone cenerino, Ardea cinerea, intenta a preparare il nido che tra poco diventerà la culla dei loro pulcini.
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Si vede con quanta attenzione e amore il maschio di airone offra un piccolo ramoscello alla compagna per completare il loro nido. Nel caso di questa specie di volatili infatti il nido viene realizzato, già a partire dai primi giorni di febbraio, dalla femmina che intreccia i piccoli rami fornitogli dal maschio.
Scattate alcune foto si prosegue l’itinerario all’interno dell’oasi. Nel mio caso è la mia prima visita a questo ambiente naturale mentre per Luca è un ritorno.
Luca mi racconta che tempo fa ha fatto “amicizia” con due esemplari di oche, un’oca bianca domestica (Anser anser domesticus) e un esemplare di oca canadese (Branta canadensis) che amano trascorrere il loro tempo assieme e che ha battezzato rispettivamente con il nome “Rosa” e “Alfredo”.
La speranza è di rivedere questi due esemplari. Purtroppo osservando lo specchio del lago della coppia non c’è traccia. Cosa supporre?
Forse “Rosa” e “Alfredo”, nella migliore delle ipotesi, se ne sono andati altrove, nella peggiore, forse sono rimasti vittime della trascorsa stagione venatoria.
Stiamo camminando lungo i sentieri, a margine del lago, ed ecco che noto in lontananza, nella parte opposta del lago, quello che a me sembra dall’aspetto un’oca.
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Dico a Luca: “guarda Luca, mi sembra di notare in lontananza, sullo specchio del lago, un’oca”.
Luca sembra accendersi d’animo… è “Alfredo!”, mi dice.
Luca inizia a farsi notare con dei richiami da “Alfredo”, che dista da noi una cinquantina di metri.
“Alfredo” sente la voce di Luca e, dapprima un po’ sorpreso ma poi via via sempre più sicuro di sé, inizia la fase di avvicinamento. “Alfredo” si alza in volo e, quasi a “braccia” aperte, atterra difronte a Luca verso il quale si avvicina con fiducia così come quando si rivede un amico dopo tanto tempo.
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Luca, come la consuetudine dell’ospitalità vuole, non si presenta all’incontro a mani vuote.
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Ma dove sarà la compagna di “Alfredo” battezzata da Luca con il nome “Rosa”?
Di lei non c’è traccia. Triste vedere “Alfredo” nuotare in solitudine sul lago.
Salutiamo “Alfredo” e gli scattiamo, prima di congedarci, qualche foto ricordo.
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A questo punto Luca ed io usciamo dalla riserva naturale e ci incamminiamo lungo l’argine dell’adiacente torrente Astico.
Con felice sorpresa, percorsi poche centinaia di metri, scorgiamo, dentro l’alveo del torrente, in sosta su un lembo di terra, “Rosa”, l’amica e compagna di “Alfredo”. “Rosa” sta tranquillamente godendosi una bella giornata di sole lungo le rive del torrente.
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“Rosa” e “Alfredo”, lei da una parte lui da un’altra. Che stiano vivendo una crisi di coppia? Più naturale probabilmente che si riservino entrambi dei momenti per se stessi come singoli individui, lei a prendere il sole lungo le rive del torrente Astico, lui a farsi qualche nuotata nel laghetto dell’Oasi Selgea.
In alto i cuori.
Maurizio Romio
Note: le fotografie sono state scattate con una macchina fotografica della OM System, la OM-1 mark-II abbinata al teleobiettivo OM System M.Zuiko ED 150–600mm f/5.0-6.3 IS Sync.