Foliage in Veneto a Costabissara

Foliage, alla ricerca dei colori dell’autunno.

Foliage a Costabissara (foto Maurizio Romio)

 

 
Chi ama i colori dell’autunno e abita a Costabissara, comune della provincia di Vicenza,  non deve necessariamente andare lontano per ammirare il “foliage”, lo spettacolo del mutamento dei colori delle foglie sugli alberi che la natura offre in particolare nei mesi di ottobre e novembre.

La tavolozza dei colori autunnali la possiamo cogliere in tutta la sua bellezza tra i sentieri dei boschi, le vie, i giardini e i parchi di Costabissara.

 

 
 
 

La pieve longobarda di San Giorgio in Costabissara spicca dall’alto del colle omonimo abbracciata dai caldi colori del foliage autunnale (foto Maurizio Romio)

 

I protagonisti sono gli alberi che diventano i pittori della natura.

Ciascuno di loro può essere riconosciuto dal colore autunnale delle sue foglie.

 
 

Foliage, il mutamento dei colori delle foglie sugli alberi (foto Maurizio Romio)

 

Il colore giallo identifica l’acero di monte, il larice, la betulla, il noce e il castagno; il rosso: il ciliegio selvatico, la quercia e l’abete; il bronzo, il frassino; l’ocra, l’ontano; l’arancione, il faggio; il verde, l’abete.

Buona passeggiata

Rugiada sul soffione del fiore di Tarassaco

Rugiada sul soffione del Fiore di Tarassaco (Foto Maurizio Romio)

 

Del fiore di tarassaco quello che comunemente viene definito “soffione”  è l’infruttescenza. Il tarassaco è una verdura selvatica, chiamata in dialetto veneto “pissacàn”, ottimo se preparato in padella con la pancetta e le coèsse.  

Cosa sono le coèsse?

La coèssa è il termine veneto che indica la cotenna di maiale.

Le foglie giovani di tarassaco  possono essere consumate crude spesso in aggiunta ad altra verdura fresca,  mentre i suoi “boccioli” possono essere conservati in vari modi tra i quali sotto sale alla stessa maniera dei capperi.

 

La foto del fiore di tarassaco che appare in questo post è stata scattata con una fotocamera digitale Olympus Pen Lite E-PL3 dotata di obiettivo M.Zuiko14-42mm f3.5-5.6 II R.

La foto è stata scattata in formato JPG e direttamente pubblicata senza alcuna elaborazione o taglio di immagine.

Di seguito altri dati della foto.

Foto scattata in luce naturale.

Data e ora di scatto: 24 ottobre 2015 ore 08.29

Distanza focale: 41 mm

Fattore zoom digitale: 2

Tempo di esposizione: 1/250

ISO: 250

Flash non utilizzato

Rapporto focale: f/5.6

Bilanciamento del bianco: automatico

Compensazione esposizione: +0.3

Contrasto: normale

Saturazione: normale

Nitidezza: normale

Software: Olympus Viewer 2 1.43W

I delfini del Delta del Po

 

 

Delfini nel tratto di mare al largo della foce del Po della Pila

 

Domenica 2 agosto 2015, nel corso di una giornata trascorsa in mare, a circa 8 miglia dalla costa, di fronte alle foci del Po della Pila, ho avuto modo di vedere i delfini.

È sempre una forte emozione osservare, liberi in natura, questi bellissimi cetacei.

Nell’occasione di questo avvistamento ho scattato alcune foto pubblicate in questo post e ripreso un breve video visibile sul mio canale YouTube.

   
 

 

Avvistamento delfini nel tratto di mare al largo della Foce del Po della Pila

   

  

 

La pinna dorsale di un delfino emerge nel tratto di mare al largo della foce del Po della Pila

 

Fauna a Costabissara in roggia Contarina

Fauna a Costabissara in roggia Contarina.

Esemplare di Alzavola anellata (nome scientifico Callonetta leocophrys),  piccola anatra in inglese chiamata Ringed Teal.

Esemplare maschio di Alzavola anellata. (Foto di Maurizio Romio)
Esemplare di Alzavola anellata. (Foto di Maurizio Romio)
Esemplare maschio di Alzavola anellata. (Foto di Maurizio Romio)

Le fotografie pubblicate in questo post sono state scattate a Costabissara, in roggia Contarina, in data 18 luglio 2015 con fotocamera Olympus E-PL3 dotata di obiettivo M. Zuiko ED 40-150 mm f 4.0-5.6 R.

Le foto sono state scattate in formato jpeg e pubblicate senza alcuna pre-elaborazione.

Piloti… forse si nasce

Nel mese di novembre 2014 ho dato alle stampe, in qualità di autore,  il libro dal titolo

“Piloti… forse si nasce. Antonillo Zordan, storia e successi di un Campione di Rally.

Stagione agonistica anni Settanta”.

  

Contenuto dell’opera letteraria.

La pubblicazione racconta la storia agonistica del pilota vicentino Antonillo Zordan, oggi sessantacinquenne,  distintosi in particolare nei rally degli anni Settanta e Ottanta.

Nato nel 1949 debutta nei rally nel 1972 e diventa ben presto uno dei principali protagonisti della specialità in Italia aggiudicandosi nel Gruppo 3, alla guida di una Porsche Carrera 911, il titolo di Campione Italiano Rally Nazionali 1976 e il titolo di Campione Rally Internazionali 1977.

Nel 1976 balza agli onori della cronaca sportiva vincendo il Rally internazionale Campagnolo alla guida di una Porsche Carrera 911 Gruppo 3, riservato alle auto sportive di serie,  davanti alla Lancia Stratos ufficiale.

Nel 1980, in occasione del Rally Mondiale di San Remo, alla guida di un’Opel Ascona Gruppo 1, messagli a disposizione dalla Conrero Squadra Corse di Virgilio Conrero, si classifica ottavo assoluto, primo dei piloti privati.

 

Una storia il cui filo conduttore è un’intervista al pilota.

Un’analisi e interpretazione della sua attività agonistica, corredata da foto, articoli di giornali, testimonianze e fatti.

 

Richieste di informazioni sul libro possono essere inviate al seguente indirizzo e-mail: maurizio[]romiocostabissara.it.

 

///

  

Libro: Piloti… forse si nasce

Antonillo Zordan, storia e successi di un Campione di Rally

Stagione agonistica anni Settanta

Commenti:

E-mail del 5 dicembre 2014:

Caro Romio (possiamo darci del tu?),
Caro Maurizio,
ho ricevuto ieri il tuo libro. Grazie
Ho incominciato già ieri notte a leggerlo con voracità.
Mi pare scritto bene e con grande passione. Si sente tutta l’ammirazione
che hai per questo grande pilota.
Il libro è ben fatto. La copertina rigida, cartonata e patinata ne fanno
un libro ‘di lusso’.
All’interno l’impaginatura è buona, forse qualche foto si poteva
posizionare meglio, ma nel complesso il lavoro pare ben fatto.
[] complimenti a te e a tutti quelli che ti hanno aiutato a
scrivere il libro. Salutami Zordan e digli che grazie al tuo libro lo sto
apprezzando tantissimo come pilota e come uomo.

Sentiamoci, a presto. 

Maurizio [B.]
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

Recensioni:

22.11.2014, Radio Oreb, rubrica “C’era una volta”