Poppy field in Ca’ Mello locality – Donzella Island – Po Delta
I don’t remember any other places where…
I have been to Sierra Leone three times, the first time in 1986, then in 1988 and the last in 1991.
Last week I digitized about 2,000 slides that I shot in Sierra Leone on these three occasions. I have seen through these images the places but above all the people I met in those years and that I still keep in my heart. I don’t remember any other places where leaving them I cried.
Sacca degli Scardovari – Valle Bonello
Il relitto di Valle Bonello è il testimone delle antiche valli salmastre che contornavano nel Delta del Po la Sacca degli Scardovari.
Sacca degli Scardovari – Bonello Valley
The relict of Valle Bonello bears witness to the ancient brackish valleys that bordered the Sacca degli Scardovari in the Po Delta.
La bruciatura delle paglie di riso
La bruciatura delle stoppie e delle paglie per le superfici coltivate a riso, dove consentito dai regolamenti regionali e comunali, è una pratica che ha lo scopo di eliminare le sementi infestanti, i patogeni ed evitare nel corso degli anni la formazione nel terreno di composti dannosi per la coltivazione del riso.
La bruciatura delle stoppie e delle paglie è praticata, anche se in misura minore rispetto al passato, in varie aree della nostra penisola, come ad esempio nell’area del Delta del Po dove viene coltivato il Riso del Delta del Po I.G.P.
(Le foto inserite nel post sono state scattate con una fotocamera Olympus Digital Camera OM-D E-M10 Mark III – lente Olympus M.Zuiko ED 17 mm F 1.2 PRO)
Rice straw burning
The burning of stubble and straw for rice-growing areas, where permitted by regional and municipal regulations, is a practice aimed at eliminating weed seeds, pathogens and avoiding over the years the formation in the soil of compounds harmful to rice cultivation. Stubble and straw burning is practiced, although to a lesser extent than in the past, in various areas of our peninsula, such as in the Po Delta area where Po Delta I.G.P. rice is grown.
(The photos included in the post were taken with an Olympus Digital Camera OM-D E-M10 Mark III – Olympus M.Zuiko ED 17 mm F 1.2 PRO lens)
Vacanze 2020 nel Delta del Po
In questa estate del 2020 mi sono dedicato all’esplorazione della parte sud del Delta del Po.
Ho iniziato con una “zingarata” in gommone nel mese di luglio coinvolgendo mia moglie e i nostri due figli. Varo e alaggio del gommone a Scardovari e camping nautico lungo il Po delle Tolle.
In agosto campo base terrestre in caravan, in località Ca’ Mello, presso l’agriturismo “Caprissio”.
Appassionato di fotografia, nel corso del tempo ho maturato alcuni obiettivi: fotografare un Martin Pescatore in volo, immortalare il salto di un delfino, fotografare i fenicotteri rosa nel loro ambiente naturale. Il Martin Pescatore in volo l’ho fotografato nell’estate del 2019 (https://www.romio.family/2019/10/01/how-fast-has-been-my-camera-olympus-pen-e-pl3/), questa estate del 2020 ho fotografato il salto del delfino e i fenicotteri rosa.
Di seguito alcuni scatti fotografici effettuati con una fotocamera Olympus OM-D E-M10 Mark III.
Ho piacere sottolineare inoltre che in questi luoghi immersi nella natura io e la mia famiglia abbiamo avuto modo di conoscere molta brava gente, accogliente e simpatica, ricca di tradizioni e conoscenze che gentilmente ci hanno trasmesso. Ricordo fra le tante persone conosciute il signor Angelo che ci ha parlato delle risaie, il signor Simone che ci ha parlato dell’importanza in questi luoghi delle idrovore, dei musei del Delta del Po, dell’allevamento delle api, il signor X che ci ha raccontato di quanto ricchi di pesce erano in passato questi luoghi, la signora Micaela che ci ha reso edotti delle gioie e delle fatiche della coltivazione della lavanda, il signor Osvaldo e sua moglie che, per quanto abbiano nei loro viaggi visto i più bei luoghi del mondo, amano ritornare in questi luoghi del Delta del Po.
2020 vacation in the Po Delta
In this summer of 2020 I devoted myself to exploring the southern part of the Po Delta.
I started with a dinghy “zingarata” in July involving my wife and our two children. Launching and hauling the dinghy in Scardovari and nautical camping along the Po delle Tolle.
Passionate about photography, over time I have matured a few goals: photographing a Martin Fisherman in flight, capturing a dolphin’s leap, photographing pink flamingos in their natural environment. The Martin Fisherman in flight I photographed in the summer of 2019 (https://www.romio.family/2019/10/01/how-fast-has-been-my-camera-olympus-pen-e-pl3/), this summer of 2020 I photographed the jumping dolphin and the pink flamingos.
I am also pleased to point out that in these places surrounded by nature, my family and I got to know many good people, welcoming and friendly, rich in traditions and knowledge that they kindly passed on to us. I remember among the many people we met Mr. Angelo who told us about the rice paddies, Mr. Simone who told us about the importance in these places of the water-scooping machines, the museums of the Po Delta, and beekeeping, Mr. X who told us about how rich in fish these places were in the past, Mrs. Micaela who made us aware of the joys and labors of lavender cultivation, Mr. Osvaldo and his wife who, as much as they have in their travels seen the most beautiful places in the world, love to return to these places in the Po Delta.
The photograph are taken with an Olympus OM-D E-M10 MARK III camera
Delta del Po – Tramonto sulla laguna di Allagamento-Bonelli
Delta del Po – laguna di Allagamento-Bonelli
Notte Stellata sulla baia di Artatore
Scatto fotografico shot and publish sulla baia di Artatore – Isola di Lussino – Croazia (foto Maurizio Romio – luglio 2020) Olympus Digital Camera OM-D E-M10 Mark III – lente Olympus M.Zuiko ED 17mm F 1.2 PRO
Milky Way – Foto della Via Lattea. Elaborazione in post produzione dell’immagine.
L’alba di un nuovo giorno a Po della Pila
Uva Garganega Dorata
Nel mese di ottobre la vendemmia dell’uva sta volgendo al termine e l’uva Garganega Dorata anticipa i colori caldi dell’Autunno.
I ricordi vanno all’infanzia, alla raccolta dell’uva, al torchio a mano, alla tinozza per la fermentazione del mosto.
Imbottigliare il vino in casa
Per coloro i quali non producono direttamente il vino e per chi non è astemio la scelta è tra acquistare il vino in bottiglia o sfuso da imbottigliare. In questo secondo caso ci sono alcune accortezze da seguire.
Se il vino, prima di essere imbottigliato, rimane a lungo conservato in cantina all’interno di una damigiana si può aggiungere in superficie un lieve strato di olio enologico per creare così una sorta di protezione naturale contro le alterazioni di carattere biologico. È necessario usare bottiglie ben pulite e asciutte. La tradizione dell’imbottigliamento vuole l’uso di tappi in sughero. Il tappo ha una funzione molto rilevante nella conservazione del vino in bottiglia quindi è importantissimo scegliere tappi in sughero di buona qualità, senza fessurazioni o pori, e sceglierli della lunghezza e del diametro adatti al tipo di bottiglia che abbiamo scelto in base al tipo di vino da imbottigliare.
Il livello del vino all’interno della bottiglia deve essere alla giusta distanza dal tappo, circa due centimetri, per poter permettere la compensazione di eventuali aumenti di pressione.
Anche il modo di conservazione delle bottiglie riveste la sua importanza. Meglio se le bottiglie sono riposte orizzontalmente in quanto il tappo in sughero una volta bagnato aumenta di volume e permette di ottenere così un’ottima chiusura. Da sottolineare che il vino sa da tappo solo quando è stato usato un tappo in sughero di scarsa qualità… contaminato da funghi. A volte sul fondo della bottiglia si può formare del deposito. Non ci si deve preoccupare… questi fondi di bottiglia sono piccoli cristalli di sali minerali naturali dovuti al fatto che il vino non ha subito trattamenti. In fase di consumazione per eliminare i fondi si può procedere ad un lento travaso da un contenitore ad un altro avendo l’accortezza nei vini frizzanti di procedere prima del travaso al raffreddamento del contenuto.
Ed ora… facciamo Cin cin.
Maurizio
Le foto pubblicate sono state scattate fra i vigneti che si estendono sulle dolci colline di Costabissara con una fotocamera Olympus OM-D E-M10 Mark III dotata di obiettivo ED 40-150 mm F4.0-5.6 R.