Le tradizioni di una volta.
Quando a Costabissara si usava la “monega” e la “fogàra”.
In un passato non molto lontano a Costabissara c’era chi durante l’inverno per scaldare le lenzuola del letto usava due oggetti: la “fogàra” e la “monega”.
I più giovani potranno chiedersi che cosa sono questi strumenti.
Vediamoli allora assieme.
La fogara è un contenitore in terracotta o in metallo per le braci ardenti.
In cucina una volta era di uso comune la stufa a legna. Come prodotto della combustione della legna si ottenevano le braci. Le braci, distese sul piano del camino, potevano essere usate per cucinare qualche salsiccia o fetta di salame ai ferri oppure potevano essere utilizzate per riempire appunto la “fogara”.
Sul fondo della “fogara” si metteva un po’ di cenere, poi le braci ardenti che a loro volta venivano coperte da altra cenere.
(nella foto la fogara con le braci)
Cosa serviva la fogara?
La fogara abbinata alla monega serviva per riscaldare le coperte del letto.
La monega era una struttura in legno, dotata di due ampi archi e con una base di metallo.
(Foto della monega)
Gli archi della “monega” servivano per mantenere le coperte del letto leggermente rialzate mentre sulla base di metallo della “monega” si appoggiava la fogara.
La monega e la fogara venivano così poste sotto le coperte.
Durante le fredde notti invernali nelle camere da letto di un tempo, dotate allora di serramenti tutt’altro che ermetici, si riusciva in questo modo ad ottenere un calore particolare ed inimitabile.