I pastori a Costabissara
Come in primavera c’è chi aspetta l’arrivo delle rondini così io da bambino a Costabissara aspettavo l’arrivo dei… pastori.
Si, proprio i pastori…
Il proprietario del gregge si chiamava Albino ed era coadiuvato nel lavoro da alcuni suoi famigliari.
Residenti a Gallio, i pastori con il loro gregge giungevano puntualmente ogni inverno a Costabissara provenienti dall’ Altopiano di Asiago.
Sostavano qualche giorno nelle nostre campagne bissaresi e riprendevano poi la transumanza verso altre località.
L’ arrivo dei pastori era per me motivo di gioia. Durante il giorno li seguivo nei loro spostamenti riuscendo a cogliere vari aspetti della loro attività.
Ho avuto modo di apprendere per esempio l’importante ruolo dei cani da pastore.
Ai cani era affidato il compito di raggruppare il gregge.
Al semplice fischio del pastore i cani si mettevano in azione, il gregge in breve tempo era ricompattato e pronto per trasferirsi al successivo pascolo.
Il contributo dei cani era importante anche per la salvaguardia dei singoli animali.
Ricordo ad esempio quando una pecora, caduta in una roggia, fu salvata grazie al fatto che Mori, uno dei cani che seguiva il gregge, accortosi di quanto accaduto, abbaiando, aveva attirato l’attenzione sul povero animale in procinto di annegare permettendo così il suo salvataggio.
Alla sera i pastori preparavano il loro ricovero per la notte sul campo del nonno. I miei occhi di bambino guardavano con stupore questo strano letto, fatto di un sottofondo di fieno e di paglia. Avranno freddo? Come faranno a dormire all’aperto? Queste le domande che mi ponevo.
La giornata si concludeva con la cena dei pastori a casa dei nonni. Abitualmente portavano con sè tutto il necessario, bastava solamente che mia nonna Cesira scaldasse loro il cibo. Questa era anche l’occasione per fare un po’ di filò.
Il giorno dopo, al rientro a casa terminata la scuola, scrutavo dalla finestra l’orizzonte per vedere se in lontananza riuscivo a scorgere il gregge… inutilmente… Albino e suo fratello con il loro gregge erano partiti.
Provavo tristezza… ma di una cosa ero certo… il prossimo inverno sarebbero tornati.
In queste grigie giornate invernali provate ad affacciarvi alla finestra… non si sa mai… magari si può ancora scorgere a Costabissara qualche pastore di passaggio con il suo gregge…
(Post scritto da Romio Maurizio per il blog Romio at Costabissara)